Ogni tanto mi chiedono della concorrenza, ovvero, come comportarsi quando il mercato è già coperto da un certo numero di competitor. Nello screenshot qui sotto puoi capire meglio di cosa sto parlando:
Oggi, tra una lettura e l’altra, mi sono imbattuto in una bella storia. E voglio raccontartela. Si tratta di Jill Greenberg, una delle maggiori fotografe d’arte al mondo.
Oggi tutti hanno una macchina fotografica (o un iPhone), e tutti scattano fotografie. Il nostro amico dello screenshot di sopra chiederebbe: in un mercato tanto vasto e con una concorrenza del genere com’è possibile realizzare qualcosa di nuovo?
Jill non si è fatta fermare dalla paura della concorrenza, soprattutto perché qualcuno le ha fatto capire che la concorrenza presuppone due verità incoraggianti:
- che esiste un mercato, e questa è una bella notizia
- che molti realizzano prodotti simili, uguali, copiati… concopiatori, più che concorrenti
Ha cominciato con Photoshop, uno strumento che qualche anno fa non era proprio ben visto dai fotografi, specie quelli fanatici, che amano la purezza dello scatto e l’integrità della ripresa. Jill invece ne ha fatto il suo punto di forza.
Poi si è messa a cercare soggetti difficili, scattando foto a persone che sembrano zombie, orsi inferociti, bambini in lacrime e donne dal culo grosso. E lo ha fatto senza mezzi termini. Una rapida occhiata al suo portfolio mostra chiaramente come lei non sia di certo una che si tira indietro. Guarda qui. Non c’è un solo scatto che non sia sorprendente. Ma soprattutto le sue foto non assomigliano a quelle di nessun altro.
Questo passaggio è decisivo nella storia della concorrenza online. Le persone dovrebbero capire che l’autenticità è la vera arma per vincere i competitor. E che l’autenticità non è un palcoscenico che si costruisce con un staff di tecnici, è semplicemente ciò che siamo. Essere noi stessi in modo autentico è ciò che fa la differenza.
Tornando a Jill, nessuno le ha mai chiesto di scattare foto che somiglino a quelle di altri, perché il suo talento, la sua autenticità, il suo stile unico e inconfondibile fanno di lei un professionista cercato proprio per quello che ha e che vede durante uno scatto.
Capita invece al contrario che qualche ufficio marketing a corto di budget possa scegliere un fotografo a basso costo e chiedergli di fare scatti come quelli di Jill.
La maggior parte delle persone dotate di macchina fotografica non ha il coraggio di fare scelte come quelle di Jill, di perseverare tanto a lungo quanto ha fatto lei e di scattare tutte le foto (gratis) che ha scattato lei. Jill vede quello che gli altri non vedono, fa arte in modo autentico e unico e ha il coraggio di mostrarsi per quello che è, di farci scoprire di che pasta è fatta, senza temere che alcuni potrebbero non condividere o criticarla.
Un prodotto, un libro, un’immagine, un sito, una canzone o altro possono essere realizzati in due modi: imitando gli altri oppure no. La seconda scelta è quella che risolve ex abrupto il problema della concorrenza. Ma ci vuole coraggio.
Mostrati per quello che sei. Racconta quello che pensi. Esprimiti senza remore o freni inibitori di etica comune. Rispetta gli altri, ma anche te stesso. Tira fuori quello che sei in modo autentico. Il mondo è pieno di mezze seghe che ripetono le filastrocche scritte da altri. Scrivi la tua storia con coraggio. E condividila col mondo.
A proposito di coraggio, giovedì alle ore 21:00 terrò un webinar dal titolo "Cambiare lavoro e Guadagnare di più - Come ricominciare a vivere con il piede giusto, seguendo le regole del nuovo mercato". Se pensi che sia arrivato il momento di una scelta coraggiosa, sei il benvenuto. Fai presto, però, perché i posti sono solo 50.
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